Indietro a Latest Articles

Trend attuali nel settore alberghiero in vista del 2020

Con la fine del 2019 e l'avvicinarsi del 2020, ci siamo soffermati su sei trend che hanno definito i marchi alberghieri e l'esperienza cliente negli ultimi anni. In particolar modo, cerchiamo di capire se questi trend proseguiranno negli anni a venire.

Dai trend di crescita del mercato, al sovraffollamento turistico (overtourism) e all’impatto della domanda delle destinazioni sulle agenzie di viaggio e le strutture, è un periodo interessante per il settore alberghiero e il momento migliore per analizzarne i motivi.

Rendimento in crescita in Sud America

Se si considera il gruppo di mercati che ha registrato una crescita significativa nei ricavi per camera disponibile (RevPAR), nessuno ha avuto prestazioni migliori del Sud America, che ha visto molti dei suoi mercati vivere un terzo trimestre positivo nel 2019.

L’Uruguay ha registrato il 26,7% di crescita nel RevPAR nel terzo trimestre, un aumento dell’occupazione del 18,5% e un salto del 7,0% nella tariffa media giornaliera (ADR), spinta dalla crescita a doppia cifra della sua capitale, Montevideo. Tra il 2013 e il 2018, la crescita dell’offerta ha superato la domanda, ma questa tendenza si è invertita tra gennaio e settembre 2019. Il turismo è un fattore chiave del successo del Paese, che ha recentemente rivelato il suo proposito di voler arrivare a 400.000 crocieristi entro il 2025, obiettivo che sembra essere realizzabile. La stagione turistica 2017-18 ha registrato 242.000 passeggeri, numero che si prevedeva avrebbe potuto aumentare del 24% nel 2018-19. Questo trend non subirà alcuna battuta d’arresto nell’immediato, visto che l’Uruguay è stato inserito nella top 10 delle destinazioni “Best in Travel” 2020 di Lonely Planet. Le sue lunghe coste, politiche sociali progressiste e un’atmosfera rilassata sono alcuni dei motivi per visitare il Paese.

Immagine
South America hotel performance picks up

Il Brasile ha ospitato e vinto, tra giugno e luglio, la Copa América 2019, e il successo di questa manifestazione è stato replicato anche fuori dal campo nel settore alberghiero. Rio de Janeiro ha ospitato la trionfale finale della Selecao, godendo allo stesso tempo di una crescita del 25,1% nel terzo trimestre, mentre San Paolo ha ospitato il play-off per il terzo posto tra Argentina e Cile, registrando un rendimento alberghiero da campione con una crescita del 9,9% del RevPAR nel terzo trimestre. Altre città ospitanti come Porto Alegre e Belo Horizonte hanno registrato a loro volta una crescita superiore al 20% (rispettivamente del 23,5% e 20,8%). Questo periodo positivo per il Brasile sembra non arrestarsi secondo le proiezioni che vedono un aumento dell’1,5% per il nuovo anno, ovvero il quarto anno consecutivo di crescita. 

Al di fuori degli eventi calcistici, anche alcuni mercati selezionati della Colombia come il sud di Bogotá e Avenida El Dorado hanno registrato una crescita (+16,0%). La storia più interessante viene da Medellin, che ha registrato una crescita del 17,6% nel RevPAR, dettata principalmente dall’occupazione (+10,9%). Solo 25 anni fa, la rivista Time definì Medellin come la città più pericolosa al mondo, impegnata nella lotta contro il traffico di droga e i crimini correlati.

La fortuna di questo mercato è iniziata diversi anni fa ed è ora una popolare meta turistica, che vanta iniziative all’avanguardia promosse da una popolazione istruita. Celebre per il suo caffè, le splendide montagne circostanti e un’architettura notevole, è facile capire il fascino di questa meta. 

Le vacanze in città prendono piede 

Le vacanze in città non sono affatto un fenomeno nuovo, tuttavia l'accesso a tariffe aeree economiche e l'estensione di tratte ad alcune destinazioni europee più difficili da raggiungere favoriscono l'aumento del numero di viaggi brevi. Si tratta di mete popolari tutto l’anno per il fatto che non dipendono dalle condizioni climatiche e che permettono di scoprire la cultura del posto in pochi giorni grazie alla vicinanza dei punti di interesse.

La popolarità delle vacanze in città è aumentata negli ultimi anni, ma quali sono i mercati che hanno visto la crescita maggiore nell’occupazione alberghiera in questo periodo?

Immagine
Trend showing city destinations are growing in popularity

Madrid ha avuto il maggiore aumento nell’occupazione rispetto al 2014, traendo vantaggio dalla crescente richiesta relativa ai viaggi d'affari, un calendario eventi forte e una ricca scena culturale. La capitale spagnola ospita, infatti, alcuni dei più notevoli musei d’arte d’Europa.

Negli ultimi anni, la convenienza dei prezzi di Budapest e Praga è stata un magnete per il turismo. Le due città hanno affermato la loro reputazione come importanti mete per vacanze in città, aumentando il numero di viaggiatori leisure. Allo stesso tempo, l’attenzione verso i segmenti MICE (meeting, incentivi, convention, mostre) ha fatto crescere la domanda business.

Anche Vienna ha recentemente registrato una crescita in popolarità, accogliendo 7,5 milioni di visitatori da tutto il mondo nel 2018, con un aumento del 6,0% rispetto all’anno precedente (Fonte: Vienna Tourism Board).

Il fallimento di Thomas Cook

Il fallimento di Thomas Cook ha scosso il settore dei viaggi a settembre. Con all’attivo 22 milioni di clienti nel 2018, il gruppo era parte integrante dell'industria e offriva vacanze low-cost in resort di mete dal clima caldo come Spagna e Turchia. In seguito alla bancarotta dell'operatore turistico, questi due Paesi potrebbero perdere rispettivamente 1,3 milioni e 700.000 turisti all’anno.

Gli hotel nei mercati serviti da Thomas Cook potrebbero vedere un crollo della domanda e, di conseguenza, del rendimento con la diminuzione degli arrivi. TUI e altri fornitori di voli si sono fatti avanti per sopperire a parte dell’offerta persa, lanciando nuove tratte verso le storiche destinazioni di Thomas Cook, ma genereranno probabilmente solo un piccolo incremento. C’è incertezza sul rendimento di questi mercati nei prossimi 12 mesi, anche se è molto probabile che si registrerà un impatto negativo.

L’overtourism europeo limita l’offerta alberghiera

Nel 2018, l'accessibilità dei viaggi si è tradotta in 1,4 miliardi di turisti, di cui circa la metà hanno visitato l'Europa.   Molti monumenti, città e attrazioni turistiche scricchiolano sotto l’enorme peso dei viaggiatori, che hanno generato un overtourism così grave in alcune destinazioni da rendere necessaria l’imposizione di un limite alle costruzioni alberghiere.

Amsterdam è una di queste città, che ha vissuto una svolta nel 2017 con il divieto di costruire nuovi hotel e ostelli nelle principali aree della città. Il mercato, che conta una popolazione inferiore a 1 milione, ha accolto 17 milioni di turisti nel 2017 e, di conseguenza, il divieto è stato visto come un modo per garantire la vivibilità della città ai suoi abitanti. Entro la fine del 2021, è prevista l’apertura di 19 hotel e 4.385 camere, ma sono state limitate le costruzioni nel centro della città, quindi molte delle nuove strutture vedranno la luce nella periferia.

Immagine
Hotel development limits affecting hotel openings

Barcellona è un altro mercato in moratoria, in cui sono stati imposti limiti già due anni prima della capitale olandese. Di conseguenza la crescita dell’offerta si è fermata ed è stata superata dalla domanda, generando un aumento del rendimento per gli hotel esistenti. Ci sono, tuttavia, alcuni progetti pre-moratoria che devono ancora essere realizzati. Il centro catalano vedrà, quindi, nascere 19 strutture e 3.047 camere d’albergo tra novembre 2019 e dicembre 2022. Dopodiché, il futuro sembra essere incerto.

L'Assessorato al Turismo di Venezia ha scelto un approccio diverso, decidendo di applicare una tassa giornaliera di sbarco, che entrerà in vigore nel luglio 2020. Si tratta di una decisione prevedibile considerato il numero di navi da crociera che attraccano in città e la vicinanza di altre città italiane, della Slovenia e del nord della Croazia. 

Aumento del turismo in Asia

Immagine
Growing trend for tourism arrivals in Asia markets

L'aumento del numero di visitatori non è limitato all’Europa. Molti mercati asiatici hanno registrato una crescita di arrivi internazionali in anni consecutivi, che si traduce in un aumento dell’occupazione per alcuni mercati.

L’Indonesia ha registrato un aumento degli arrivi a doppia cifra tra il 2015 e il 2018 e si prevede un’ulteriore crescita del 4,6% nel 2019. Nello stesso periodo, si è verificato un aumento dell’occupazione a Bali e Sumatra, che hanno riportato un tasso di crescita annuale composto (CAGR) rispettivamente del 3,7% e 2,7%.

Gli arrivi in Vietnam, dopo una lenta crescita nel 2015, hanno determinato un aumento superiore al 20% dal 2016-18. La città di Ho Chi Minh, una delle mete più popolari, ha generato un CAGR nell’occupazione del 2,4% nel periodo 2015-18. 

La Thailandia è una destinazione popolare da tanti anni che difficilmente registra un boom turistico, ma continua a generare una crescita negli arrivi di anno in anno. In seguito ad aumenti significativi tra il 2015 e il 2018, è previsto un aumento del 4,1% nel 2019. Bangkok è cresciuta negli ultimi anni e i suoi hotel hanno generato un CAGR nell’occupazione dell’1,3% nello stesso periodo.

Hotel in franchising: Stati Uniti contro Europa

Le strutture in franchising rappresentano la fetta più ampia di tutte le tipologie di attività alberghiere negli Stati Uniti, mentre gli hotel indipendenti rimangono il modello dominante in Europa, in cui il franchising si attesta terzo, dietro le catene gestite. Tuttavia, se si mette a confronto la quota di camere tra il 2009 e il 2019, gli hotel indipendenti hanno registrato un calo del 5,0%, permettendo sia alle catene di hotel che ai franchising di crescere. Gli hotel in franchising hanno avuto la migliore crescita in offerta di camere in questo periodo, con un aumento del 2,7%.

Il modello franchising è in crescita e si riflette nel numero di nuove camere annuali. Nel 2009 la crescita dell’offerta degli hotel in franchising si aggirava solo intorno a 15.000 camere, ma è cresciuta a quasi 25.000 nel 2018.

Per le società madri, le strutture in franchising spesso comportano costi inferiori e un’opportunità di crescita rapida. Ciò permette una crescita dei ricavi, mentre una società di gestione si assume la responsabilità.

Immagine
Europe's hospitality industry has shown a trend for decreased independent hotels

I nostri Trend Reports alberghieri ti permettono di comprendere in che modo emergono i trend nel tempo, in termini di parametri chiave di prestazione.

Per avere maggiori informazioni sul settore tutti i giorni, seguici su LinkedIn, Facebook e Twitter.