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RevPAR e TRevPAR a confronto

Se lavori nel settore alberghiero, gli acronimi sono il tuo pane quotidiano. Tra le tante abbreviazioni che usiamo, due sono particolarmente importanti per misurare le prestazioni. I nomi potrebbero sembrare simili, ma se approfondiamo le metriche a cui fanno riferimento emergono differenze cruciali.

RevPAR e TRevPAR sono due delle metriche più utilizzate dagli albergatori che vogliono valutare le performance di una struttura o di un portafoglio e dagli stakeholder del settore che valutano le condizioni del mercato. Tuttavia, comprendere il significato di ciascuna metrica presa singolarmente è solo una parte del lavoro. I veri dati sulle performance emergono se si comprendono le differenze fondamentali tra le due e come tali metriche si completano a vicenda in una strategia di benchmarking completa. 

Che cos’è il RevPAR?

Il RevPAR (Revenue Per Available Room, ovvero ricavi per camera disponibile) è l’indicatore chiave delle prestazioni (KPI) più comunemente utilizzato nel settore alberghiero. Offre agli albergatori informazioni sulle prestazioni finanziarie in termini di ricavi del comparto relativo alle camere. Aiuta inoltre a individuare potenziali aumenti o diminuzioni dei ricavi, indipendentemente dalla dimensione o dal tipo di struttura. Quest’ultimo è il motivo per cui il RevPAR è così tanto utilizzato: la metrica può essere usata per creare confronti tra qualsiasi segmento del settore.  

Come calcolare il RevPAR

È possibile calcolare il RevPAR con questa semplice formula:

Quando si calcola il numero totale di camere disponibili, è importante non dimenticare di prendere in considerazione tutte le camere che non possono essere affittate perché in manutenzione o ristrutturazione. Queste camere vengono considerate “Fuori servizio” (Out of service), anziché “Fuori uso” (Out of order), e non vengono rimosse dall’inventario delle disponibilità.

Esempio di RevPAR

Ruth è la revenue manager di un hotel in franchising di medie dimensioni vicino a una superstrada, il cui prezzo medio giornaliero (ADR) è di 95 $. L’hotel solitamente ha 130 camere disponibili per la prenotazione, ma 6 camere al momento non sono disponibili perché è in corso la ristrutturazione del bagno.

Ruth estrae i ricavi delle camere per il mese di aprile e osserva che l’hotel ha realizzato 205.647 $. Poiché aprile ha 30 giorni, sa che il numero totale di notti disponibili (ovvero l’offerta) è 3720 (30×124). Quindi ha tutto ciò che le serve per calcolare il RevPAR di aprile:

I pro e i contro dell’utilizzo del RevPAR come KPI per gli hotel

Pro

  • Una formula chiara basata su un calcolo semplice e un numero ridotto di fattori
  • Numeri facili da elaborare
  • Confronto semplice tra tipologie di hotel, indipendentemente dalle offerte
  • Il calcolo aiuta nello yield management, che si concentra sulla massimizzazione dei ricavi indipendentemente da fattori esterni
  • Può essere un indicatore chiave della redditività

Contro

  • Il RevPAR non prende in considerazione alcun flusso di entrate, a parte la vendita delle camere, per cui potrebbe non rappresentare del tutto le performance se una struttura acquisisce entrate importanti da altri reparti (Food & Beverage, parcheggio, spa ecc.).
  • Nonostante sia un indicatore valido, il RevPAR non offre una lettura precisa della redditività

Questi due punti sono il motivo principale per cui passare alle metriche Costi e ricavi. È qui che entra in gioco l’altro acronimo, il TRevPAR.

Che cos’è il TRevPAR?

La “T” è quello che distingue TRevPAR e RevPAR, ma è una differenza importante. Anziché significare Ricavi per camera disponibile, TRevPAR significa Ricavi totali per camera disponibile. 

Il RevPAR è il componente principale del TRevPAR, ma invece di considerare soltanto i ricavi derivanti dalle vendite delle camere, la formula del TRevPAR consente agli operatori alberghieri di considerare anche fonti di entrate o ricavi come quelli elencati di seguito. I ricavi derivanti da questi elementi sono solo la porzione spettante all’hotel.  Ad esempio, le escursioni prenotate tramite un hotel potrebbero essere affidate all’esterno e per un’escursione di 100 $ l’hotel potrebbe ricevere soltanto 20 $.

  • Food & Beverage (F&B), ad esempio il servizio in camera
  • Spa
  • Parcheggio a pagamento
  • Escursioni
  • Tariffe per animali domestici
  • Servizio di lavanderia
  • Assistenza per i bambini

Questo elenco non è completo e può variare a seconda del tipo di struttura. In generale, più servizi un hotel offre ai clienti, più variabili ci saranno. Per questo motivo, il TRevPAR è più complicato da calcolare, ma offre un quadro più completo delle prestazioni.

Esempio di TRevPAR

Ali è il revenue manager di un grande resort con vari edifici e servizi. L’hotel solitamente ha 935 camere disponibili per la prenotazione, ma 200 camere nella sezione più vecchia sono in attesa di ristrutturazione e non vengono vendute agli ospiti. Nel mese di aprile, erano disponibili 735 camere in vendita ogni notte.

Il resort genera ricavi importanti dai servizi aggiuntivi, come i pacchetti per il trasporto, escursioni di una giornata, servizio in camera, food and beverage presso i ristoranti e la piscina, transazioni del negozio di souvenir e pacchetti spa e benessere.

Ali ha il RevPAR, che è la parte principale dell’equazione del TRevPAR. Per calcolare il TRevPAR di aprile, però, Ali deve ricevere i report da diversi reparti e aggiungerli ai ricavi generati dalla vendita delle camere. Da tutti i report, osserva che i ricavi totali del mese di aprile sono stati 2.150.000 $.

Con questo numero e un’offerta basata sui 30 giorni del mese, Ali può calcolare il TRevPAR:

Per cui, il TRevPAR dell’hotel è 97,50 $.

I pro e i contro del TRevPAR

Pro

  • Offre maggiore contesto prendendo in considerazione altri flussi di entrate
  • Utile per gli hotel con diversi tipi di offerte

Contro

  • Il calcolo è più complicato ed è facile dimenticare alcuni numeri
  • È necessario raccogliere diversi report sui ricavi e ciò richiede la collaborazione di diversi reparti
  • Prende in considerazione solo i ricavi, non i costi, per cui non offre una lettura della redditività
  • Non fa differenza tra i ricavi derivanti dalle operazioni dell’hotel e quelli degli spazi in locazione. Per cui, per un hotel con un ristorante in locazione il F&B non è incluso nel TRevPAR, mentre lo è per un hotel con un ristorante gestito direttamente. Questo renderebbe l’utilizzo del TRevPAR per il benchmarking molto meno affidabile.

TRevPAR e RevPAR: quale dei due è meglio?

Se il tuo hotel debba concentrarsi di più sul TRevPAR o sul RevPAR dipende per lo più dal tipo di struttura che gestisci e dai tuoi obiettivi. Nonostante dare più peso a un KPI rispetto all’altro sia un’idea allettante, il RevPAR e il TRevPAR sono più utili se osservati in maniera olistica.

Per ricavare più informazioni possibili, osserva sia il RevPAR sia il TRevPAR. Mettendo insieme queste due metriche, puoi estrarre una panoramica più completa dei ricavi generati dal tuo hotel, il che ti permette di:

  • Comprendere i principali fattori trainanti del tuo hotel o portafoglio e capire come contribuiscono alla redditività generale
  • Valutare la tua strategia complessiva e se sono necessari nuovi flussi di ricavi

Come faccio a sapere se il mio TRevPAR è solido?

Un buon TRevPAR o RevPAR varia a seconda di:

  • Tipo di struttura valutata e relativo competitive set
  • Periodo dell’anno
  • Condizioni del mercato

È difficile stabilire se le metriche TRevPAR o RevPAR sono ottimali senza un adeguato benchmarking alberghiero. Il benchmarking alberghiero è il confronto delle performance del tuo hotel o portafoglio rispetto alla concorrenza.

Ogni giorno, operatori alberghieri in tutto il mondo utilizzano CoStar e la sua funzione Benchmark per monitorare la concorrenza e comprendere le proprie performance . Contattaci per sapere come il benchmarking del passato, del presente e del futuro può aiutarti a individuare nuove opportunità e a prendere decisioni strategiche migliori.